venerdì 7 ottobre 2016

I silenzi su quanto accade in Siria e sulla politica estera USA

Le notizie che ci raggiungo dalla Siria sui grandi media sono filtrate per farci presumere che la responsabilità cadano soprattutto sul governo Assad e sull'alleato russo. Ovviamente in una Guerra civile le responsabilità e atrocità avvengono invece da entrambe le parti.
Ma quello che nessuno ci racconta è che in particolare gli USA e i suoi alleati sunniti continuino a sostenere con armi e soldi i gruppi ribelli tra i quali anche quelli vicini alla galassia terroristica.
Ciò che più ci viene nascosto è come in Siria la tensione tra USA e Russia stia salendo alle stelle fino a giungere ad un vero confronto, per ora indiretto, sul campo. Tensioni che hanno portato a dire al Segretario di Stato USA Kerry che il dialogo con la Russia in Siria potrebbe interrompersi.
 
Sorprende che anche il nostro ministro degli esteri sia silente su tali tensioni e sulle pressioni USA nell'area, che di fatto hanno fatto fallire la tregua, il nostro governo sembra appiattito sulle posizioni USA.

Altro attore politico importante e ambiguo rimane la Turchia.
 
Incredibile poi l'intraprendenza di alcuni settori politici americani che sembrano voler spingere fino ad uno scontro diretto con la Russia. La tensione nei rapporti tra USA e Russia si è alzata anche in altre regioni fino a confronti aerei dimostrativi sui cieli europei che non si ricordavano dai tempi della guerra fredda.

Tra i “falchi” Usa in particolare c'è il Senatore John Mccain, che sta assumento un ruolo sempre più importante nello spingere verso uno scontro.
Come mostra un editoriale pubblicato sul Wall Street Journal a firma dello stesso senatore repubblicano John McCain, già candidato alla Presidenza degli Stati Uniti nel 2008 e attuale Presidente del “Senate Armed Servicess Commitee”. Egli chiede un approccio più energico in Siria e l'istituzione di una no fly zone che ovviamente porterebbe a scontrarsi con gli aerie russi come ha obiettato il generale Joseph  Dunford, capo degli stati maggiori riuniti,  a una domanda della Commissione Difesa, il generale ha risposto: “Allo stato attuale, senatore, per noi prendere il controllo dell’intero spazio aereo della Siria  richiederebbe che facessimo la guerra contro Siria e Russia. Questa è una decisione fondamentale che non sarò io a prendere”.
Ricordiamo che già alcuni anni fa fotografie e video erano apparsi su diversi media e mostravano il senatore repubblicano, John McCain in compagnia di rappresentanti di fazioni opposte al regime siriano, fra cui Al Baghdadi, futuro califfo dello Stato Islamico. Il giornalista Meyssan parlava anche di una riunione organizzata dalla NATO il 4 febbraio 2011 al Cairo per lanciare la “primavera araba” in Libia e in Siria. A suo dire la riunione era presidiata da John McCain. Il 22 febbraio 2011, scrive, John McCain era in Libano per organizzare il trasferimento di armi in Siria.
Mentre Obama fa proclami contro la Russia all’Onu, nell'amministrazione USA sembra prevalere la linea dura del nuovo ministro della difesa Ashton Carter. Tra i candidate alla presidenza, Hillary Clinton ha promesso di realizzare la no fly zone in Siria appena entrata alla Casa Bianca. Trump invece ha cercato di contrastare la rielezione di McCain alle primarie GOP in Arizona per il Senato.

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